Come diventare consulente IT: studi e possibilità

Sei iscritto a ingegneria informatica a Cosenza e vuoi capire come diventare consulente IT? Si tratta di una figura molto richiesta dal mercato del lavoro. Ormai, le aziende non possono lavorare senza usare sistemi e reti informatizzate per la gestione dei magazzini, della logistica e dei reparti produttivi. Questo significa che il consulente informatico è indispensabile in tutti i settori, da quello automotive a quello alimentare, da quello dei trasporti a quello tessile. Scopri insieme a noi tutto quello che c’è da sapere su questa interessante figura professionale.

Consulente IT: come si diventa?

Per capire come diventare consulente IT partiamo dagli studi. Un buon consulente ha conoscenze informatiche di livello universitario. Le facoltà che preparano a questa professione sono le seguenti:

Sarebbe bene anche abbinare alla laurea delle certificazioni attestanti il possesso di competenze specifiche. Nell’area informatica le certificazioni sono davvero numerose. Si va da quelle in ambito networking fino a quelle riguardanti IT Security e cloud computing. Tra l’altro, questa professione non è statica, ma necessita di aggiornamenti costanti nel tempo, fondamentali per essere sempre al passo con le ultime novità tecnologiche.

Le competenze di un IT Consultant

Il consulente informatico aiuta le aziende a scegliere la soluzione IT più adatta alle loro specifiche esigenze. Per poter arrivare a questo risultato, analizza l’azienda cliente e propone delle opzioni.

Le sue mansioni richiedono, dunque, competenze specifiche. Qui sotto ti proponiamo un breve elenco:

  • principali linguaggi di programmazione
  • IT security
  • information and communication technology
  • diagnostica e troubleshooting di sistemi informativi

In realtà, ci sono anche tutta una serie di caratteristiche personali indispensabili per capire come diventare consulente IT. Di solito, questa figura è esterna alle aziende presso le quali lavora su progetto e per un periodo di tempo definito. Questo significa che deve possedere ottime capacità di analisi e buone qualità di gestione e organizzazione. Non solo, l’identikit di un consulente IT include anche:

  • buone doti comunicative
  • flessibilità
  • propensione al lavoro in team
  • capacità di leadership
  • affidabilità
  • propensione al multitasking
  • creatività e problem-solving
  • capacità di ottimizzazione delle risorse

Quest’ultima qualità è molto importante. Spesso i clienti non hanno il tempo e la disponibilità economica per sperimentare più soluzioni fino a individuare quella giusta. Un bravo consulente, dunque, deve avere la capacità di inquadrare subito la situazione per proporre la soluzione più in linea con l’obiettivo da raggiungere. È necessaria anche una certa capacità di comprendere la posizione dei clienti che, il più delle volte, conoscono il problema da risolvere ma hanno scarse competenze informatiche. Usare un linguaggio comprensibile a tutti e trasferire concetti in maniera semplice è davvero essenziale per un IT consultant.

Quali sono le mansioni di un consulente informatico?

La professione dell’IT consultant è molto interessante. Si tratta di un lavoro stimolante e poco ripetitivo. Basti solo pensare alla varietà dei clienti e dei settori operativi. Nello specifico, le mansioni di un IT consultant sono le seguenti:

  • incontra i clienti e definisce lo scopo della consulenza informatica (migrazione dei database aziendali sul cloud, digitalizzazione dei processi aziendali, sviluppo di applicazioni per l’automatizzazione della produzione)
  • analizza i sistemi aziendali e stila un progetto preliminare con le soluzioni IT più adatte a rispondere a specifici obiettivi
  • elabora un preventivo con i costi e i tempi di realizzazione del lavoro
  • sviluppa le soluzioni informatiche concordate con le aziende clienti
  • assiste i dipendenti aziendali fornendo loro tutte le indicazioni per l’utilizzo dei nuovi software
  • implementa i sistemi informatici aziendali già in uso
  • incrementa la cyber security aziendale

Non solo, il consulente stila un report di ogni progetto. All’interno sono contenute le informazioni riguardanti il lavoro svolto, dalla documentazione tecnica alla descrizione della formazione prevista per i dipendenti.

Gli sbocchi lavorativi

Di solito il consulente informatico lavora come libero professionista oppure come dipendente di società di consulenza. Se sei alle ultime battute del tuo percorso universitario, potrai rispondere agli annunci di ricerca di consulente IT junior. Sono molto numerosi soprattutto in ambito assicurazioni, banche e security.

Intraprendere questa carriera da dipendente significa essere inquadrato con il CCNL del terziario e del commercio. In Italia, infatti, questa figura viene considerata appartenente al settore vendite. Questo significa che avrai un buono stipendio, pari a circa 1300/1500 euro al mese. Certo, la retribuzione dipende molto anche dal settore, dagli anni di esperienza e così via. Un consulente informatico senior, per esempio, può arrivare a percepire più di 2000 euro al mese.

La carriera da libero professionista

L’ultima parte della nostra guida su come diventare un consulente IT è dedicata ai liberi professionisti con partita IVA. La retribuzione varia a seconda del progetto e del committente, con guadagni spesso superiori a quelli di un dipendente. Ci sono, però, una serie di aspetti da considerare. I liberi professionisti, per esempio, non hanno un carico di lavoro costante. Affrontano cioè periodi di calo a cui si contrappongono periodi di attività intensa. Per svolgere questa professione da indipendenti, dunque, bisogna essere particolarmente flessibili e capaci di gestire la pressione.

Credits immagine: DepositPhoto.com/Everythingposs


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