Rifugiati politici: definizione e caratteristiche

La cronaca di tutti i giorni, purtroppo, ci parla delle tante persone che arrivano nel nostro paese ed ambiscono allo status di rifugiati politici. Ma quali sono le condizioni necessarie per esserlo? Con l’aiuto dello Staff di Unicusano Cosenza potrai fare più chiarezza su questa tematica così attuale. In questo modo avrai una maggior consapevolezza, coscienza civile e potrai anche scoprire quali studi approfondire per trasformare un interesse in un lavoro.

Chi sono i rifugiati politici

La condizione di rifugiato è stata definita dalla Convenzione di Ginevra del 1952 sui rifugiati. È un trattato delle Nazioni Unite firmato da 147 paesi che definisce

  • chi è un rifugiato;
  • quali sono i diritti di chi ha ottenuto l’asilo;
  • quali sono i doveri delle nazioni che garantiscono l’asilo.

Definizione di rifugiato

Il primo articolo della Convenzione di Ginevra dà questa definizione di rifugiato

Chiunque nel giustificato timore d’essere perseguitato per ragioni di razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori del suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi.

Dunque i rifugiati politici sono persone a cui è stato riconosciuto dalla legge dello Stato che li ospita, o dalle convenzioni internazionali, questo status ed il relativo asilo politico.

Il Diritto di Asilo

Il Diritto di Asilo è uno dei diritti sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ed è ciò che determina la condizione dei rifugiati politici. È una nozione giuridica molto antica, per la quale una persona perseguitata nel proprio territorio d’origine ha diritto ad essere protetta da un’altra autorità sovrana. Oggi si tratta di uno Stato, ma in passato poteva essere anche una chiesa o un convento.

Nell’Unione Europea la regolazione più recente a riguardo è quella espressa dal Regolamento di Dublino II. Questo trattato garantisce a chi fa domanda di asilo che la sua richiesta venga presa in carico da uno stato membro. Allo stesso tempo si limita il fenomeno di asylum shopping, ovvero la troppa libertà nell’individuazione del paese al quale rivolgere la propria domanda.

In Italia

In Italia il Diritto di Asilo è garantito dall’articolo 10, comma 3 della Costituzione

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

I diritti dei rifugiati

A questo punto ti starai chiedendo quali sono le tutele legali per queste persone. Gli stati che hanno ratificato la Convenzione sono obbligati a proteggerei rifugiati politici. Inoltre devono:

  • collaborare e aiutare l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) a sorvegliare l’attuazione delle disposizioni della convenzione;
  • comunicare al Segretario delle Nazioni Unite leggi e regolamenti che possono adottare per l’applicazione della Convenzione;
  • non applicare la nozione di reciprocità, ovvero la norma che prevede che la concessione di un diritto ad uno straniero è subordinata alla stessa concessione da parte del paese dello straniero ad un proprio cittadino.

Rifugiati politici e legalità

I rifugiati politici se possono dimostrare la reale esistenza di una giustificazione per l’ingresso o la presenza con modalità illegali in un paese, non sono perseguibili legalmente per questo tipo di reato. A sancirlo è l’articolo 31 della Convenzione

Gli Stati Contraenti non prenderanno sanzioni penali, a motivo della loro entrata o del loro soggiorno illegali, contro i rifugiati che giungono direttamente da un territorio in cui la loro vita o la loro libertà erano minacciate nel senso dell’articolo 1, per quanto si presentino senza indugio alle autorità e giustifichino con motivi validi la loro entrata o il loro soggiorno irregolari.

Inoltre non possono essere rimpatriati o respinti forzatamente così come recita l’articolo 33

Nessuno Stato Contraente espellerà o respingerà, in qualsiasi modo, un rifugiato verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a motivo della sua razza, della sua religione, della sua cittadinanza, della sua appartenenza a un gruppo sociale o delle sue opinioni politiche.

Lavorare per i rifugiati politici

Ovviamente, c’è molto di più da sapere per comprendere a pieno lo status dei rifugiati politici. L’Italia, a causa della sua posizione geografica, deve far fronte ad un importante flusso migratorio e gestire un gran numero di arrivi. È per questo che figure professionali specializzate e competenti in materia sono sempre più richieste, sia per lavorare nella pubblica amministrazione, che da privati che si occupano di questa situazione.

Un Master di I Livello in Operatori per l’immigrazione e l’integrazione potrebbe essere molto utile per formarti e specializzarti nella creazione di reti di accoglienza per favorire l’integrazione e gestire il fenomeno migratorio. Avrai tutti gli strumenti necessari per lavorare a fianco di mediatori culturali, operatori sanitari, educatori, assistenti sociali, forze dell’ordine e funzionari pubblici nel complesso ma necessario sistema di inserimento dei richiedenti asilo nel contesto socio-economico e culturale del nostro paese.


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