Cosa fare con una specializzazione in psicologia?

Vuoi capire cosa fare con una specializzazione in psicologia? Come tutte le facoltà universitarie, psicologia offre diversi sbocchi lavorativi. A onor del vero, però, il percorso post laurea non è semplice. Se hai scelto questo percorso di studi, sai già di non doverti scoraggiare perché le difficoltà sono direttamente proporzionali alle soddisfazioni professionali. Scopri insieme a noi quali sono i lavori dopo psicologia che ti aspettano.

Specializzazione in psicologia: la carriera di psicologo

Per accedere alla professione di psicologo devi aver conseguito la laurea magistrale, classe di studi LM-51. Dopodiché ti aspetta un tirocinio della durata di 12 mesi.

Conclusa questa fase, puoi sostenere l’esame di stato per l’iscrizione all’albo professionale, organizzato su base regionale. Nel 2001 c’è stata una riforma che ha istituito due sezioni distinte all’interno dell’albo:

  • A – psicologo
  • B – dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro/dottore in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità

Alla sezione B accedono i laureati triennali che hanno completato un tirocinio della durata di sei mesi. La laurea triennale deve appartenere alla classe di studi L-24 (Scienze e tecniche psicologiche).

Se segui questo iter, la domanda “cosa fare con una specializzazione in psicologia” può avere diverse risposte:

  • psicologo clinico e di comunità
  • psicologo del lavoro e del benessere nelle organizzazioni
  • psicologo esperto in scienze della mente

L’ultima figura, per esempio, lavora in strutture sanitarie, presidi ospedalieri, studi medici e aziende mediche private.

Lavorare come orientatore

Sei bravo a incanalare gli altri sulla giusta strada professionale? Allora la tua risposta alla domanda “cosa fare con una specializzazione in psicologia” è l’orientatore. Si tratta di una figura che si relaziona con giovani e adulti. Il suo obiettivo è aiutarli nella ricerca di un’occupazione o tracciare un percorso di ricollocazione dopo una pausa o un momento difficile.

Cosa fa nello specifico? Leggi qui sotto un piccolo elenco delle mansioni:

  • organizza servizi di orientamento personalizzati (accoglie i destinatari, rileva i bisogni,  valorizza le competenze, facilita l’incontro con il mondo del lavoro)
  • gestisce percorsi di formazione orientativa
  • fornisce consulenze orientative
  • accompagna l’inserimento nel mondo del lavoro

Di solito, l’orientatore lavora presso centri per l’impiego, scuole e università, studi di consulenza del lavoro, enti di formazione  e centri per l’orientamento. La professione si può svolgere sia come dipendenti che come liberi professionisti.

Specializzazione in psicologia: la professione di psicologo forense

Ti interessa l’ambito criminologico? La professione che fa al caso tuo è quella dello psicologo forense. Si tratta di un professionista che applica le sue conoscenze in casi giuridici. Si occupa spesso di tutela dei minori, separazioni, divorzi, reati penali e non solo.

Nel caso in cui la consulenza è richiesta da un giudice, lo psicologo forense viene definito consulente tecnico d’ufficio (CTU). Quando la richiesta proviene dagli avvocati, invece, prende il nome di consulente tecnico di parte (CTP).
Per diventare psicologo forense devi avere la laurea magistrale in psicologia. Sarebbe bene anche frequentare un master specifico post laurea. Di solito, questa figura opera come libero professionista presso:

  • tribunali in processi civili  e penali
  • corti di appello
  • tribunali dei minori
  • centri di giustizia minorile
  • tribunali ecclesiastici
  • studi legali

Può lavorare, inoltre, come collaboratore ausiliario della polizia giudiziaria e come perito nei casi di valutazione di danni morali e psichici.

Psicologia: lavorare nel marketing e nelle ricerche di mercato

In questi ultimi anni è nata la figura dello psicologo del marketing. È possibile cioè lavorare in ambito marketing e comunicazione con una laurea magistrale in psicologia. Questa figura è molto importante in quanto applica i meccanismi di analisi psicologica ai comportamenti del consumatore ed è in grado di ottimizzare le campagne pubblicitarie, agendo a livello comunicativo.

Lo sviluppo del digitale ha notevolmente favorito questi professionisti, che trovano lavoro in agenzie pubblicitarie, società di ricerche di mercato, agenzie di marketing e comunicazione e così via. Se ti piacerebbe intraprendere questo percorso professionale, devi ottenere la laurea magistrale e superare l’esame di stato.

Dovrai orientare i tuoi studi in questa direzione sin dal primo anno universitario. In che modo? Scegliendo esami come psicologia della comunicazione, psicologia economica e dei consumi e psicologia del marketing.

Per ricoprire questo ruolo, infatti, non bisogna avere solo una preparazione in ambito psicologico. È necessario, infatti, avere competenze di marketing e pubblicità, acquisibili anche con la formazione post laurea tramite un master specifico. Una materia da non sottovalutare è senza dubbio statistica. Parte del lavoro dello psicologo del marketing, infatti, consiste nell’analisi dei dati riguardanti i comportamenti dei consumatori.

Trovare lavoro come addetto alle risorse umane

Cosa fare con una specializzazione in psicologia? L’addetto alle risorse umane è un ottimo sbocco lavorativo, soprattutto per i laureati magistrali dei corsi di psicologia del lavoro e delle organizzazioni.

I compiti di questi professionisti sono molteplici:

  • ricerca e selezione del personale
  • affiancamento durante i colloqui di lavoro
  • assistenza ai lavoratori già assunti (progetti formativi, gestione dello sviluppo delle carriere, mediazione sindacale)
  • monitoraggio e valutazione delle prestazioni
  • inserimento dei neo assunti

Solitamente, l’addetto alle risorse umane lavora come dipendente di organizzazioni e aziende oppure opera come consulente esterno. Per poter intraprendere questa carriera, però, sono necessarie anche una serie di caratteristiche personali, come la propensione all’ascolto, la buona interazione sociale, l’empatia e la capacità di valorizzare i lavoratori.

Lavorare come criminologo

La laurea in psicologia è il primo passo per lavorare come criminologo. Occorre, però, seguire un master specifico post laurea che ti prepari alla professione. Grazie al decreto legge del 21 aprile del 2000, inoltre, questa figura ha visto crescere le proprie opportunità perché i legali possono richiedere consulenze tecnico-scientifiche di parte. Oggi, il criminologo può essere cioè assunto anche dagli avvocati della difesa. Questo significa che le opportunità di lavoro sono diventate più numerose:

  • istituzioni carcerarie
  • studi legali
  • tribunali e questure
  • enti locali (in ambito sicurezza urbana)
  • task force di prevenzione della criminalità

Non solo, il criminologo può anche rivestire il ruolo di giudice onorario presso i tribunali di sorveglianza e i tribunali dei minori. Ma di cosa si occupa nello specifico? La criminologia studia i fenomeni criminali da diversi punti di vista. Si tratta, infatti, di una disciplina vasta che prevede conoscenze di medicina, diritto, sociologia e psicologia. Il criminologo studia cioè i reati, gli autori, le vittime e il tipo di condotta criminale. Queste analisi servono a fornire informazioni utili a difesa e accusa durante un processo e a dotare le forze dell’ordine degli strumenti adatti alla prevenzione e al controllo del crimine.

Lavori dopo psicologia: l’insegnamento

Non ti dispiacerebbe insegnare? La laurea magistrale LM-51 ti consente di seguire la strada dell’insegnamento. Puoi accedere alle seguenti classi di concorso:

  • A-18 – filosofia e scienze umane
  • A-19 – filosofia e storia

Questo significa che puoi insegnare nelle scuole secondarie di II grado, dai licei agli istituti tecnici fino a quelli professionali. Quali materie potresti insegnare? Storia, filosofia, psicologia, scienze umane e teoria e tecnica della comunicazione.

Se aspiri al ruolo di insegnante di sostegno, devi conseguire l’apposita specializzazione. Dovrai cioè partecipare al TFA, vale a dire al percorso formativo organizzato dal Ministero dell’Istruzione. Oltre alle materie teoriche, effettuerai un tirocinio di 300 ore, suddiviso in tirocinio indiretto e tirocinio diretto presso una scuola. Una volta concluso il TFA, ti viene rilasciata la qualifica per lavorare come insegnante di sostegno.

Allora, abbiamo risposto alla tua domanda cosa fare con una specializzazione in psicologia?

Credits immagine: DepositPhoto.com/Triocean2011


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