Votazione di laurea: ecco come si calcola

Siete arrivati al fatidico momento della tesi e volete sapere come si calcola quella che sarà la votazione di laurea? In questo articolo lo staff della Università Niccolò Cusano di Cosenza vuole darvi tutte le dirtte per arrivare preparati al momento della discussione sapendo già (quasi sicuramente, salvo sorprese) quale sarà il vostro voto di laurea.
Voto di laurea
Il calcolo del voto laurea, infatti, è una di quelle operazioni che gli studenti universitari iniziano a fare fin dai primissimi momenti in modo tale da riuscire con esattezza a seguire l’andamento del percorso universitario in vista della tesi. E non solo: il calcolo della media universitaria (vedremo poi nel dettaglio come si fa) è uno strumento utile per “valutare” di persona il voto preso ad un esame così da capire se accettarlo senza riserve o magari rifiutarlo in vista di un possibile miglioramento.

A cosa serve il calcolo della media di laurea

Queste valutazioni sono assolutamente personali ma – da un sondaggio condotto intervistando i ragazzi iscritti alla Unicusano di Cosenza – è emerso che il calcolo della media è sicuramente lo strumento più efficace per affibbiare un “peso” ad un esame. Infatti, gli studenti quando pianificano lo studio e la successione degli esami da sostenere cercando di dividerli in più o meno “difficili” così da non  sovraccaricare alcune sezioni a discapito di altre.

D’altra parte è proprio una corretta gestione del tempo, delle risorse e delle modalità organizzative ad essere insegnata dalla Unicusano. E non fa parte di nessun piano di studi! È proprio la struttura di insegnamento telematico a conferire ai ragazzi che si immatricolano la facoltà di sapersi organizzare e di pianificare a modo loro le lezioni e gli esami.

È proprio questa libertà ad accordare, inoltre, un maggior senso di responsabilità per il percorso di studi che si sta portando avanti e questo influisce molto sulla volontà di prendere un buon voto in sede di laurea.

E allora eccoci arrivati al focus dell’articolo: come si calcola il voto di laurea? Se siete interessati (e se avete letto fin qui lo sarete di sicuro), continuate a leggere…

Voto di laurea: ecco come ricavarlo con la media ponderata

Iniziamo proprio da questa particolare media he occorre calcolare per stabilire la valutazione di laurea: la media ponderata. Si tratta di una media che tiene conto sia del voto sia del “peso” dell’esame espresso in crediti formativi (CFU).

Dunque, per calcolare il voto di laurea da cui si partirà è necessario fare un calcolo della propria media ponderata, cioè della media dei voti in base al numero dei crediti formativi per ciascun esame.

Nello specifico, ecco l’operazione da fare: prima di tutto occorre moltiplicare il voto di ogni esame per il numero di crediti ad esso equivalente e poi sommare tutti risultati. A quel punto bisogna dividere il numero ottenuto per il numero totale di crediti.

Esempio di calcolo media ponderata

Ecco un esempio pratico: se ad un esame di 12 crediti avrò preso 29 il suo “peso” sarà 348, poi se ad un altro esame da 6 crediti avrò lo stesso preso 27 il suo “peso” sarà 162. A questo punto sommo questi due numeri e li divido per la somma dei crediti:

348+162= 510

510 : (12+6)= 28,3

Ecco, proprio a 28,3 corrisponderà la mia media ponderata e da questa si può partire per calcolare il voto di laurea.

Per effettuare questo ultimo passaggio occorre moltiplicare il valore della vostra media ponderata per 11 e poi dividerlo per 3.

Ad esempio, se la media è quella del 28,3 bisognerà fare la seguente operazione:

(28,3×11):3= 103,8

Quest’ultimo sarà quindi il voto di base con cui ci si presenterà di fronte alla commissione di laurea e al quale verranno aggiunti a discrezione della commissione i punti della tesi (che, generalmente sono circa 6 o 7).

Comunque, a parte questo occorre tenere presente che non solo una buona media sarà fautrice di un buon voto di laurea. La commissione terrà conto anche di altri fattori come l’interesse scaturito dall’esposizione della tesi e dalla difficoltà di quest’ultima (ad esempio, le tesi sperimentali faranno acquisire allo studente un punteggio maggiore) e dall’impegno dimostrato in sede di laurea nel momento della descrizione di quanto studiato.

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