Conviene studiare ingegneria gestionale oggi? Ecco perché dovresti sceglierla

Sei alle prese con la scelta degli studi universitari e ti stai chiedendo: conviene studiare ingegneria gestionale? Qui troverai le risposte che stai cercando. Leggi la nostra piccola guida e scopri perché dovresti mettere ingegneria in cima alle tue scelte, soprattutto se ti piacciono le materie tecnico-scientifiche.

Perché ha senso fare ingegneria: le possibilità occupazionali

La prima risposta alla domanda conviene studiare ingegneria gestionale? È un convinto sì, in base alle statistiche occupazionali. Partiamo quindi direttamente dalle possibilità di trovare lavoro alla fine del percorso universitario. Secondo l’indagine condotta da AlmaLaurea nel 2017 su un campione di 76mila neolaureati, ingegneria gestionale ha un tasso di occupazione pari al 96%. L’indagine è stata condotta sui laureati a distanza di tre anni dal conseguimento del titolo di studio.

Si tratta sicuramente di un’ottima prospettiva di lavoro in un periodo storico non molto favorevole. Tra l’altro, i laureati in ingegneria risultano in generale come quelli più fortunati dal punto di vista professionale, con tassi occupazionali e con salari più alti della media nazionale.

Studiare ingegneria oggi: la nascita di una figura tecnico-economica

La figura dell’ingegnerie gestionale si colloca in una posizione particolare all’interno di un’azienda. Svolge, infatti, una mansione di raccordo tra il reparto tecnico e quello economico grazie a una professionalità che gli consente di lavorare senza problemi in entrambe le aree.

Se ti piacciono le materie tecniche e quelle economiche e non sai quale scegliere, ingegneria gestionale è il compromesso ideale. Il percorso di studi, infatti, è interdisciplinare e consente di diventare dei tecnici con la formazione giusta per gestire e organizzare sia i processi produttivi che le risorse umane.

Per chiarirti meglio le idee leggi qui sotto cosa fa un ingegnere gestionale:

  • analisi e organizzazione dei processi produttivi aziendali – analisi dei processi, dei costi e delle prestazioni del personale, pianificazione delle attività produttive, gestione e coordinamento dei team di lavoro, attività di problem solving, gestione degli stakeholders e della soddisfazione clienti
  • controllo qualità – attività di controllo delle procedure e della loro corretta applicazione ai processi aziendali, controllo della qualità dei servizi e dei materiali, controllo della sicurezza delle procedure aziendali
  • controllo di gestione – attività di controllo delle spese aziendali e monitoraggio di programma
  • pianificazione strategica
  • gestione dei rischi
  • gestione dei progetti riguardanti le aree innovazione, ristrutturazione e investimento

I ruoli professionali dell’ingegnere gestionale

Le mansioni elencate nel paragrafo qui sopra identificano una serie di figure professionali, molto richieste dalle aziende.

Conviene studiare ingegneria gestionale? Troverai la risposta nel lungo elenco qui sotto contenente tutti i ruoli che possono essere ricoperti da un ingegnere gestionale:

  • supply chain manager (responsabile della catena di distribuzione) – questa figura è in prima linea nella gestione della filiera logistica aziendale. Cosa fa nel dettaglio? Si occupa dell’approvvigionamento delle materie prime, gestisce i rapporti con i fornitori, organizza il passaggio delle materie prime nelle varie fasi produttive, si occupa dello stoccaggio e del trasporto della merce ai clienti, gestisce le giacenze e gli spostamenti interni ed esterni della merce. Il supply chain manager trova impiego in tanti settori: alimentare, tessile, automobilistico, chimico, farmaceutico, edile e metalmeccanico.
  • software developer – ruolo molto richiesto dal moderno mondo del lavoro. L’ingegnere gestionale in questione si occupa dello sviluppo di database, software e applicazioni aziendali. Si tratta di una figura importante per l’assetto strategico di un’azienda, le cui possibilità occupazionali includono tanti settori diversi.
  • data manager – figura professionale relativamente nuova, che sta diventando sempre più importante grazie alla crescente digitalizzazione del mondo del lavoro e all’affermazione della cosiddetta economia dei dati. Il data manager si occupa della gestione dei dati raccolti dall’azienda sui clienti, sulle vendite e sulle campagne promozionali. Questi dati vengono poi usati per pianificare strategie più performanti e per mettere a punto strategie di penetrazione di nuovi mercati. Uno dei settori dove il data manager è abbastanza richiesto è quello dell’automotive.
  • project manager – figura che si occupa della gestione di un progetto, rispettandone tutte le scadenze e gli obiettivi. Il project manager crea i piani strategici, redige gli studi di fattibilità, stima tempi e costi, stabilisce le risorse da utilizzare, sceglie le metodologie di monitoraggio, costruisce e gestisce il team di lavoro. La gestione della squadra di lavoro prevede diversi compiti: assegnare le mansioni, organizzare riunioni e meeting, fornire report sui progressi svolti e intervenire nel caso in cui sia necessaria una nuova organizzazione del team.

Il business analyst manager

Un discorso a parte va fatto per il business analyst manager. Si tratta di una figura la cui mansione principale è migliorare i processi aziendali per il raggiungimento di precisi obiettivi. Cosa fa? Analizza la situazione aziendale corrente e i processi di produzione e vendita, fissa i bisogni e cerca di trovare le soluzioni per il raggiungimento dei bisogni individuati. Le strategie previste potrebbero andare dalla ristrutturazione aziendale all’ottimizzazione dei processi gestionali, dall’adozione di nuovi modelli di business all’implementazione di software e sistemi di automazione. Non solo, potrebbe usare tecniche di business analysis e impiegare software di BI (Business Intelligence) per raccogliere e analizzare dati non strutturati (BIG DATA) e individuare nuove opportunità di business. 

In realtà, la figura del business analyst manager è molto generica. Di solito prevede al suo interno una serie di specializzazioni con cui si identificano altrettante figure professionali:

  • IT business analyst (gestisce soluzioni innovative di information technology)
  • CRM business analyst (responsabile di gestione e analisi dei dati dei clienti)
  • sales business analyst (analizza i dati di vendita aziendali)
  • supply chain business analyst (monitoraggio delle performance di supply chain)

I settori di impiego di un ingegnere gestionale

Un altro aspetto da tenere in considerazione quando valuti se conviene studiare ingegneria gestionale è il numero dei settori di impiego.

Essendo una figura molto trasversale, i settori di impiego sono i più disparati. Chiaramente, questo aumenta le opportunità lavorative al momento della conclusione del percorso di studi.

Qui sotto, un piccolo elenco che ti farà capire se ha senso fare ingegneria per te:

  • aziende metalmeccaniche
  • aziende alimentari
  • aziende tessili
  • aziende chimico-farmaceutiche
  • aziende automobilistiche
  • settore elettronico
  • aziende di arredamento
  • settore edile
  • commercio e GDO (grande distribuzione organizzata)
  • settore manifatturiero
  • traporti e logistica
  • banche e assicurazioni
  • settore telecomunicazioni e IT
  • e-commerce

Non solo, l’ingegnere gestionale può lavorare sia nel settore pubblico che in quello privato, con un contratto come dipendente o come libero professionista. L’ingegnere gestionale, infatti, può svolgere la mansione di consulente esterno non dipendente dell’azienda cliente. Solo in caso di libera professione è obbligatorio il superamento dell’esame di stato, con relativa iscrizione agli albi di categoria.

Stipendio medio di un ingegnere gestionale

L’ultimo passaggio che ti aiuterà a capire davvero se conviene studiare ingegneria gestionale ha a che vedere con i guadagni. Lo stipendio medio è di circa 36 mila euro lordi all’anno. Questo significa che un ingegnerie gestionale può arrivare a guadagnare circa 1,900 euro netti al mese. Si tratta di una retribuzione che supera di circa 350 euro quella media italiana.

Ovviamente, gli stipendi variano a seconda della mansione, dell’azienda, dell’anzianità di servizio, delle responsabilità e anche della preparazione. Ingegneri gestionali altamente specializzati guadagnano in media di più. Ecco perché é importante completare il proprio percorso con una laurea magistrale o con un master post universitario. Entrambi, infatti, sono importanti per avere un curriculum professionale con cui ambire a ruoli e stipendi più importanti in aziende più grandi.

Allora cosa ne pensi alla fine della lettura: sei arrivato alla conclusione che studiare ingegneria oggi potrebbe essere un’ottima idea?


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