Come cambia la vita all’università? Le 6 differenze con il liceo
Devi prendere una decisione sul tuo futuro scolastico e ti piacerebbe sapere come cambia la vita all’università? Ci sono tante differenze con il liceo, dalla frequentazione non più giornaliera al rapporto con i professori fino ai materiali di studio.
Non devi, però, spaventarti. Basta sapere in anticipo cosa si fa all’università e a quali cambiamenti vai incontro per affrontarli in maniera più serena.
Leggi la nostra piccola guida su come cambia la vita all’università e preparati per una nuova avventura.
Università vs liceo: una questione di calendario
La prima grande differenza tra università e liceo riguarda gli orari. Non sarai più tenuto a frequentare 5 ore al giorno dal lunedì al sabato e non avrai più la vita cadenzata da trimestri/quadrimestri, interrogazioni e compiti in classe.
Come cambia la vita all’università? Dovrai attenerti a una organizzazione in anni accademici. Ogni anno accademico è articolato con dei periodi di lezioni e delle pause in cui sostenere gli esami. Durante un anno sono previste tre sessioni nei mesi di gennaio/febbraio, giugno/luglio e settembre/ottobre.
In ogni sessione di esame sono programmati i cosiddetti appelli. Si tratta di 2/3 giorni durante i quali si tengono materialmente gli esami con i professori delle varie materie.
Rapporto con i professori: come cambia all’università
Durante il liceo i professori hanno una conoscenza diretta di tutti gli allievi, anche perché li vedono tutti i giorni. All’università questo contatto continuo è impensabile. Nella maggior parte dei casi, il primo vero e proprio contatto si ha durante l’esame. È possibile, però, interagire con i propri professori durante gli orari di ricevimento. Durante questi incontri puoi porre domande e farti chiarire eventuali dubbi sugli esami con un piccolo colloquio diretto.
La mancanza di una conoscenza approfondita non è comunque sempre controproducente. Il docente non ha modo di conoscere neppure lacune e inciampi passati. Ti presenterai davanti a lui senza nessun bagaglio a pesare sulla votazione di quel singolo esame.
I voti non sono quelli delle scuole superiori
Nell’elenco degli aspetti che ti consentono di capire come cambia la vita all’università vanno inseriti anche i voti. La votazione di ciascun esame, scritto o orale, si calcola in trentesimi e può andare da un minimo di 18 a un massimo di 30 con lode.
Prima che il professore verbalizzi l’esame è possibile rifiutare il voto. La motivazione principale del rifiuto è un voto troppo basso che potrebbe incidere negativamente sulla tua media. Quando andrai all’università dovrai imparare a calcolare la tua media, che è importante anche per la definizione del voto di laurea.
Ma come si calcola? Dovrai moltiplicare il voto di ciascun esame per il numero di crediti corrispondenti. Dopodiché sommi tutti i risultati delle moltiplicazioni e dividi il totale per la somma dei crediti degli esami sostenuti.
Poniamo che tu abbia sostenuto tre esami. Ti proponiamo qui sotto una simulazione per calcolare la media:
- Esame 1: crediti 8 e voto 25
- Esame 2: crediti 12 e voto 27
- Esame 3: crediti 4 e voto 25
- (25×8)+ (27×12) + (25×4) = 200+324+100=624
- 624: (8+12+4)=26
La tua media per questi tre esami corrisponde quindi a 26.
Il metodo di studio
Una volta iscritto all’università sarai costretto a cambiare anche metodo di studio. Dovrai, infatti, programmare lo studio in base agli esami da sostenere e al tempo a disposizione.
Questo significa che hai un nuovo obiettivo: organizzare molto bene il tempo, soprattutto se vuoi arrivare preparato senza sacrificare la tua vita privata. Un buono metodo consiste nel suddividere lo studio giornaliero secondo step successivi. Potrai aiutarti con tanti moderni strumenti di pianificazione da utilizzare tramite pc, tablet o smartphone, tra cui le applicazioni come Agenda Studio, Things, iStudez Pro, InClass e molte altre ancora.
Il contatto con i colleghi dell’università
Uno degli aspetti che molti studenti non amano molto di come cambia la vita all’università è la mancanza del contatto quotidiano con gli stessi amici. In realtà, la mancanza di una frequentazione così continua, dal lunedì al sabato, rende questo aspetto secondario.
Basta considerare l’università come l’ultimo step prima dell’ingresso nel mondo del lavoro per cominciare a vederla in una luce diversa rispetto al liceo. Non avrai il compagno di banco, ma avrai la possibilità di venire a contatto con persone diverse, aspetto indubbiamente molto stimolante della vita universitaria.
La maggiore indipendenza
Tutti i cambiamenti elencati contribuiscono a definire il cambiamento maggiore rispetto alle scuole superiori: l’indipendenza. Uno studente universitario ha minori vincoli rispetto a uno studente del liceo.
L’indipendenza è maggiore e bisogna stare attenti a non trasformarla in un boomerang. Indipendenza, infatti, non significa assenza di regole. All’università è molto importante l’autodisciplina.
Come fare a raggiungerla senza troppi passi falsi? Stabilisci una routine, fissa i tuoi obiettivi, organizza lo studio con un calendario alla mano e testa delle tecniche di concentrazione, come quella del pomodoro, la meditazione mindfulness, la tecnica del mandarino e così via. La meditazione, per esempio, va praticata 10 minuti al giorno, focalizzando la propria attenzione sulla respirazione, ed ha benefici che non includono solo l’aumento della concentrazione nello studio.