Scoperte scientifiche del seicento: ecco quelle da ricordare

Il XVII secolo è ricordato come il secolo dell’assolutismo monarchico in politica, del barocco nell’arte e nella letteratura ma forse le scoperte scientifiche del seicento sono l’aspetto più importante. La rivoluzione scientifica ha veramente cambiato il mondo da quel momento in poi.

Ecco l’elenco di quelle da ricordare stilato dallo Staff di Unicusano Cosenza.

La rivoluzione scientifica

La Rivoluzione Scientifica è stata la fase di straordinario sviluppo che ha portato alle scoperte scientifiche del seicento. Il periodo in cui ha avuto luogo va dalla data di pubblicazione dell’opera di Niccolò Copernico Le rivoluzioni degli astri celesti a quella dell’opera di Isaac Newton I principi matematici della filosofia naturale, comprendendo la nascita del metodo scientifico da parte di Galileo Galilei.

La nascita della scienza moderna

Gli storici parlano di Rivoluzione Scientifica perché è proprio nel seicento che si vede il nascere della scienza moderna, quando gli sviluppi in matematica, fisica, astronomia, biologia – inclusa l’anatomia umana – e la chimica trasformarono la visione della società riguardo alla natura.

Stiamo parlando di un portentoso movimento di idee, che negli anni che corrono tra Copernico e Newton mutano l’immagine dell’universo, cambiano le idee sulla scienza, sul lavoro scientifico e sulle istituzioni scientifiche, sui rapporti tra scienza e società e tra sapere scientifico e fede religiosa.

Un nuovo tipo di studioso

Si forma un nuovo tipo di sapere, che necessità del continuo controllo dell’esperienza. Per questo inizia a formarsi un nuovo tipo di dotto, che non era più né il mago, né l’astrologo, né l’erudito medievale.

Il nuovo dotto è lo scienziato sperimentale moderno, che usa strumenti sempre più precisi, fonde teoria e tecnica ricercando la convalida del suo pensiero con esperimenti che necessitano di strumenti, i quali acquistano sempre di più una funzione fondamentale nell’esperienza scientifica.

Il rapporto tra scienza e tecnologia

Il rapporto tra scienza e tecnologia è un fenomeno che si è creato con le scoperte scientifiche del seicento. L’idea rivoluzionaria di creare una connessione fra loro fu di Bacone all’inizio del secolo, ma da quel momento il rapporto si fece sempre più stretto per tutto il periodo della Rivoluzione Scientifica fino a diventare inscindibile nell’Ottocento.

Le scoperte scientifiche del seicento

Le scoperte scientifiche del seicento in ogni ambito furono tantissime. Vediamo insieme le più importanti.

Astronomia

Niccolò Copernico affermò che la teoria geocentrica era sbagliata ed espose la sua teoria eliocentrica. I punti fondamentali dell’eliocentrismo sono:

  1. il centro dell’universo non è il centro della Terra, ma il centro del Sole. La Terra e gli altri pianeti si muovono lungo orbite circolari intorno al Sole e da ciò dipende l’alternarsi delle stagioni.
  2. Il movimento del Sole nel cielo durante il giorno è apparente. Infatti dipende dalla rotazione che la Terra compie in 24 ore intorno al proprio asse.
  3. La distanza tra la Terra ed il Sole è infinitamente piccola se paragonata alla distanza fra la Terra e le altre stelle.

Le scoperte di Keplero e Galilei diedero credibilità agli studi di Copernico.

Keplero, in particolare, aggiunse che le orbite dei pianeti non sono circolari ma ellittiche migliorando il modello del sistema solare copernichiano.

Galileo, con le osservazioni che fece con il suo telescopio, diede un valore scientifico – per come lo intendiamo oggi – a queste teorie.

Isaac Newton con i suoi Principia in cui sono formulate le leggi del moto e la gravitazione universale, riuscì a fondere le scoperte di Copernico, Keplero e Galileo, dimostrando per la prima volta con rigore matematico che le leggi cui era soggetto il moto delle cose terrestri erano le stesse a cui era soggetto il mondo delle cose celesti.

Biologia e Medicina

Le più importanti scoperte scientifiche del seicento per quanto riguarda Biologia e Medicina vanno attribuite a William Harvey.

Le sue ricerche condotte tramite la dissezione – sdoganata qualche anno prima dallo studioso italiano Vesalio – portarono all’esposizione della teoria della circolazione del sangue.

Per la prima volta il cuore venne descritto come una pompa, le vene e le arterie come tubi, il sangue come un liquido in moto per pressione e le valvole delle vene con la stessa funzione delle valvole meccaniche.

Chimica

Fino al seicento più che di chimica si è parlato di alchimia.

Il chimico inglese Robert Boyle è considerato colui che ha creato una netta separazione tra questi due mondi che finora erano stati un tutt’uno.

Boyle infatti è uno dei padri della chimica moderna ed uno dei pionieri del metodo scientifico. Con una serie di esperimenti arrivò a formulare la legge di Boyle, valida per tutti i gas a comportamento ideale

La pressione di una terminata quantità di gas, a temperatura costante, è inversamente proporzionale al volume

Fisica

Keplero fece importanti scoperte anche nel campo dell’ottica e la sua Astronomiae Pars Optica è da considerarsi come l’opera fondamentale in materia.

Anche Cartesio, filosofo e matematico del seicento, e Newton studiarono in materia. Newton in particolare dimostrò che un prisma può decomporre la luce bianca in uno spettro di colori e che una lente ad un secondo prisma può ricomporre lo spettro multicolore di luce bianca.

Così osservò che il colore altro non è che il risultato dell’interazione degli oggetti con la luce “già colorata” piuttosto che un prodotto degli oggetti stessi.

Elettricità

Il primo uso della parola elettricità è attribuito a Sir Thomas Browne nel suo lavoro del 1646.

Willialm Gilbert scoprì che diverse sostanze erano in grado di manifestare proprietà elettriche e notò che un corpo riscaldato perdeva la propria elettricità, mentre che l’umidità preveniva l’elettrificazione di qualunque corpo.

Non solo: i suoi esperimenti lo portarono a concludere che le sostanze elettrizzanti attraevano tutte le altre sostanze indiscriminatamente, mentre un magnete attirava solo il ferro.

Fu per queste ed altre scoperte in materia che guadagnò il titolo di fondatore della scienza elettrica, a cui contribuì anche Boyle.

Lavorò con dedizione all’elettricità, lasciando un resoconto dettagliato delle sue ricerche negli Esperimenti sull’Origine dell’Elettricità.

Invenzioni, scoperte e innovazioni

Fu un secolo ricco di cambiamenti e innovazioni. Le scoperte scientifiche del seicento furono veramente molte. Eccone alcune:

  • 1623: viene inventata la calcolatrice;
  • 1626: Niccolò Longobardi pubblica il Trattato sui terremoti, contribuendo alla spiegazione scientifica di questi fenomeni;
  • 1647: invenzione del barometro ad opera dell’italiano Evangelista Torricelli;
  • 1656: invenzione e diffusione dell’orologio a pendolo;
  • 1676: avviene la prima misurazione quantitativa della velocità della luce;
  • 1683: vengono scoperti i batteri dal naturalista olandese Antoni Van Leeuwenhoek.

Ecco quali sono state le principali scoperte scientifiche del seicento!


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