Danno erariale: definizione e caratteristiche

Al TG o sui giornali ti sarà sicuramente capitato di sentir parlare di danno erariale. Ma di cosa si tratta? In questo articolo potrai scoprire nel dettaglio la sua definizione e le sue caratteristiche: chissà, magari riusciamo a stimolare il tuo interesse e deciderai di approfondire la materia.

Il danno erariale: definizione

Prima di spiegarti cos’è il danno erariale, è bene che tu sappia cos’è l’erario.

L’origine dell’erario

La parola “erario” deriva dal latino aerarium, che a sua volta deriva da aes – bronzo. Dunque, la parola erario significa “riserva di bronzo”. Le prime notizie sull’erario risalgono ai tempi dell’antica Roma: durante la Repubblica nell’aerarium confluivano tutte le rendite dello stato, mentre con l’instaurazione del Principato diventò il tesoro amministrato dal Senato.

Oggi tecnicamente l’erario indica l’amministrazione del patrimonio dello Stato, anche se spesso il termine è usato per indicare le finanze dello Stato in generale.

Danno erariale: cos’è

Il danno erariale è un danneggiamento o una perdita di beni o denaro dello Stato causato dai comportamenti o dalle decisioni di

  • funzionari,
  • amministratori,
  • dipendenti

della Pubblica Amministrazione o di società sotto controllo pubblico.

Negli ultimi tempi, rientrano nel danno erariale anche danni di natura non patrimoniale, come ad esempio anche il danno all’immagine della Pubblica Amministrazione, inteso come grave perdita di prestigio causata da un’azione illecita di un suo rappresentante.

Per questi motivi, possiamo distinguere due tipologie di danno:

  • danno emergente, ovvero la perdita o la distruzione di un oggetto, una spesa sostenuta o un’entrata non acquisita;
  • un lucro cessante, cioè un mancato guadagno per le casse dello stato.

Inoltre, il danno erariale può essere:

  • diretto, se è causato direttamente dalla persona responsabile all’amministrazione pubblica;
  • indiretto, se è causato nei confronti di un terzo che la Pubblica Amministrazione dovrà risarcire.

Il danno erariale: caratteristiche

Il danno erariale dev’essere certo, attuale (ovvero in essere nel momento della domanda di risarcimento e in quello della sentenza di condanna), concreto e di entità determinata o determinabile.

Va detto che, essendo notevole il rischio di incorrere in errori da parte dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, esiste una “graduazione” della colpevolezza. Per questo motivo sono assoggettati alla sanzione risarcitoria solo quei comportamenti che potremmo definire di macroscopica inosservanza dei propri doveri d’ufficio. Inoltre, queste mancanze particolarmente gravi vanno accertate volta per volta e valutate in relazione a modalità e atteggiamento di chi le commette.

È importante sapere che per il danno erariale vige l’obbligo di denuncia, indipendentemente dalla posizione di subordinazione o sovraordinazione rispetto all’autore dell’illecito. Quindi hanno l’obbligo di denunciare tutti i lavoratori che, in ragione della loro posizione lavorativa nella Pubblica Amministrazione, possano venire in possesso degli elementi per l’accertamento della responsabilità e per la quantificazione del pregiudizio.

La responsabilità per danno erariale si configura come danno di natura contrattuale e, stando al Codice Civile, il termine di prescrizione è stabilito in 5 anni a decorrere dalla data dell’evento dannoso.

Cos’è la prescrizione

La prescrizione è l’istituto giuridico che riguarda gli effetti giuridici nel tempo. Nel diritto civile indica l’estinzione di un diritto non esercitato da una persone in un dato periodo di tempo indicato dalla legge.
Nel caso del diritto penale, determina invece l’estinzione di un reato a seguito del passare di un determinato periodo di tempo. Il motivo per cui la prescrizione è prevista anche in materia di diritto penale è perché, a distanza di un tempo proporzionato alla gravità del reato, viene meno sia l’interesse dello Stato a punire, che la necessità di un processo di “reinserimento sociale” di chi ha commesso il reato.

Ma chi si occupa di valutare e giudicare i casi di danno erariale?

La Corte dei Conti in Italia

L’organo che si occupa  di controllare ed eventualmente perseguire eventuali danni erariali è la Corte dei Conti, nelle figure dei procuratori.

La Corte dei Conti è un organo polifunzionale ma la sua funzione giurisdizionale nell’amministrazione pubblica ha una notevole importanza. Interviene quando ci sono azioni di responsabilità amministrativa commesse da pubblici dipendenti o amministratori, come anche amministratori e funzionari di società sotto controllo pubblico: dunque in casso di danno erariale.

L’azione è esercitata dal procuratore generale, che per prima cosa deve inviare all’interessato un invito a presentare deduzioni e documenti riguardanti il danno in oggetto. Dopodiché il procuratore avrà al massimo 120 giorni per esercitare la propria attività istruttoria: appurerà dunque l’esistenza di elementi di responsabilità. In caso affermativo, si procederà con una pubblica udienza.

Come avrai capito, è necessario avere un’alta specializzazione per potersi occupare di questioni relative al danno erariale o quantomeno per avere le competenze necessarie per poter affrontare la materia. Se hai una laurea, il Master in Responsabilità Amministrativa e Disciplinare, può esserti molto utile perché ha come obiettivo principale sia la formazione di figure professionali altamente specializzate nel settore della responsabilità amministrativa e disciplinare, sia l’aggiornamento professionale rivolto a tutto il personale in servizio della Pubblica Amministrazione e l’approfondimento di tematiche specialistiche oggetto di interventi legislativi recenti o in corso d’opera.


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